Parlare con i bambini è una “sana abitudine” che li aiuta nella crescita e che va instaurata sin da subito. Quali sono le regole per parlare con loro anche di argomenti difficili?
Non è mai troppo presto per iniziare a parlare con un bambino: una buona comunicazione può partire sin dai primi mesi di vita. Anche se i neonati non comprendono ancora il senso di ciò che diciamo loro, sono molto sensibili all’intonazione della voce, alla mimica: durante la vita endouterina riconoscono il suono della voce della madre e sono in grado di distinguerlo dalla voce di altri.
In un certo senso il bambino, alla nascita, viene introdotto nel nostro mondo attraverso la voce della madre che si rivolge a lui: le parole che accompagnano il cambio del pannolino, il momento del bagnetto, la pappa, il gioco.
In questo senso sono molto importanti i commenti delle mamme sul pianto del bambino: espressioni come “Oh! Piangi perché hai fame”, “Oh, hai sonno?” rendono il bambino gradualmente consapevole di esistere come essere pensante, con bisogni e desideri propri.
Durante tutta la crescita, la comunicazione tra genitori e figli riveste un ruolo centrale per la corretta crescita del bambino e l’instaurazione di una buona relazione. In particolare è importante riuscire a mantenere una buona comunicazione anche su temi difficili, di fronte ai quali spesso i genitori di bambini piccoli si trovano in difficoltà (la nascita di un fratellino, la dipartita di una persona cara, una separazione…).
Ecco alcuni suggerimenti.
- Utilizzare parole che il bambino sia in grado di capire, in funzione della sua età: è possibile far comprendere molto ai bambini, se si utilizzano parole semplici.
- Cogliere il momento giusto: i bimbi non sono sempre “attenti”alla conversazione. Se si deve parlare loro di qualcosa di importante, è bene aspettare “il momento giusto”, quando il bambino è disponibile ad ascoltarci.
- Essere sinceri: i bambini hanno un profondo bisogno di comprendere cosa avviene nel mondo che li circonda, per questo è bene rispondere alle loro domande con chiarezza e la maggior sincerità possibile, commisurata alla tutela della loro serenità.
- Rispettare i tempi del bambino: la loro capacità di comprensione cresce con l’età. Per questo i contenuti delle nostre comunicazioni dovranno essere adattati alla loro capacità di comprenderli e “digerirli”.
- Restare aperti alle loro domande: spesso quando un adulto parla ad un bambino, quest’ultimo sembra non aver prestato attenzione o non aver compreso; tuttavia non è insolito che qualche tempo dopo i piccoli tornino sull’argomento con una domanda, talvolta indiretta.
Parliamone insieme
Capiamo insieme, fianco a fianco, quale sia il modo migliore per aiutare tuo figlio.